Come si fa la colonscopia in sedazione

Colonscopia in sedazione : è una tecnica che permette di vedere la parte interna del colon e del retto e l'esplorazione dell'intestino crasso. Avendo una visione completa delle pareti intestinali, è possibile valutare diagnosi su eventuali disturbi presenti, come diarrea, stitichezza o perdite di sangue.

La sua utilità diagnostica è importante per la rilevazione di problematiche come: infiammazione dei tessuti,  diverticoli, lesioni, polipi (piccole protuberanze in rilievo nella superficie del colon),  malattie infiammatorie intestinali, occlusioni o eventuali neoplasie maligne o benigne. 

La colonscopia viene eseguita in sedazione (anestesia) al fine di agevolare il rilassamento del paziente e ridurre sensibilmente la percezione del fastidio data dall’inserimento nel canale anale del colonscopio, l'esame può essere fastidioso ma non fa male. In rari casi si preferisce agire in sedazione profonda, ossia addormentando il paziente. La durata della visita è di circa 20 minuti. 

Preparazione e cosa non mangiare nei giorni precedenti: 

I cibi non consentiti sono verdure, frutta, pane pasta e riso integrale, crusca, sughi di verdure e succhi di frutta. Controindicazioni e rischi: La colonscopia è sconsigliata in caso di diverticolite acuta, megacolon tossico e nel recupero da interventi chirurgici in questo tratto di intestino, per la maggiore suscettibilità al rischio di perforazioni intestinali.

Preparazione

RICHIESTA MEDICA NON OBBLIGATORIA
NOTE INFORMATIVE SULLA COLONSCOPIA

Nei 4 giorni che precedono l'esame è raccomandabile evitare pane integrale, verdura e frutta.

SE L'ESAME SI EFFETTUA AL MATTINO Il giorno che precede l'esame: colazione normale pranzo: può mangiare carne, formaggio, patate ore 16:30: 2 buste di PICOPREP in mezzo litro di acqua nelle 3 ore successive bere 1 litro di liquidi (acqua, the o camomilla) ore 20:00: 1 busta di PICOPREP in mezzo litro di acqua nelle 2 ore successive bere 1 litro di liquidi (acqua, the o camomilla) ore 21 cena 100 gr carne bianca Il giorno dell'esame NON FARE COLAZIONE. FINO A 2 ORE PRIMA DEL'ESAME SI PUO' BERE ACQUA,THE,CAMOMILLA,CAFFE'.

SE L'ESAME SI EFFETTUA IL POMERIGGIO Il giorno che precede l'esame: ore 18:00: 2 buste di PICOPREP in mezzo litro di acqua nelle 2 ore successive bere 1 litro di liquidi (acqua, the o camomilla) cena con 100 gr di carne bianca e poi the, camomilla, ecc, ben zuccherati a volontà. Il giorno dell'esame: ore 7:00: 1 busta di PICOPREP in mezzo litro di acqua nelle 2 ore successive bere 1 litro di liquidi (acqua, the o camomilla) ore 7:30: è consentita una ricca colazione (fette biscottate, marmellata, the zuccherato) FINO A 2 ORE PRIMA DEL'ESAME SI PUO' BERE ACQUA,THE,CAMOMILLA,CAFFE'

INDICAZIONI RIGUARDANTI L'ASSUNZIONE DI FARMACI: Se si assumono in maniera continuativa i farmaci quali ASPIRINA E CARDIOASPIRINA , questi vanno sospesi almeno 3 giorni prima dell'esame. Se si assume TICLOPIDINA (Clopidogel, Plavix, Tiklid, Anagregal,Clox, etc) va sospesa 7 giorni prima e sostituita, eventualmente su indicazione del medico curante, con Eparina a basso peso molecolare sotto cute. In caso di assunzione di DICUMAROLICI (COUMADIN), questi vanno sospesi almeno 10 giorni prima, sempre sostituendoli, sotto il controllo del Medico Curante , con Eparina a basso peso molecolare sottocute: è necessario un controllo dell'INR due giorni prima dell'esame, portando con sé il risultato del prelievo per il Medico Endoscopista. NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI: DABIGATRAN, RIVAROXOBAN, APIXABAN (nome della molecola farmacologica e non del farmaco commerciale) vanno sospesi 72 ore prima dell'esame e sostituiti con la Fraxieparina sottocute da 0.6 con il parere favorevole del medico curante.

CONTROINDICAZIONI NEL PERIODO DI ALLATTAMENTO: si informano le pazienti che nel periodo di allattamento non è consigliato eseguire né gastroscopia né colonscopia. Qualora la paziente intenda comunque procedere con l'esame, tale decisione sarà presa sotto la propria personale responsabilità e come tale formalizzata per iscritto al momento dell'esame.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18

Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

  • Introduzione
  • Indicazioni
  • Preparazione e dieta
    • Alimentazione
  • Durata e procedura della colonscopia
  • Dopo l’esame
    • Cosa si vede?
  • Dieta dopo la colonscopia
  • Fa male?
  • Effetti collaterali e rischi
    • Quando rivolgersi al medico
  • Controindicazioni
  • Fonti principali

Introduzione

La colonscopia è un esame che consente una valutazione visiva dell’intestino crasso (colon); viene condotto attraverso l’utilizzo di un endoscopio, uno strumento flessibile dotato all’estremità di una sonda munita di telecamera introdotto attraverso il retto e guidato fino alla porzione di intestino da esaminare.

Il colon inizia nell’addome inferiore destro; il suo percorso conduce dapprima verso l’alto, per poi girare in addome fino a terminare nel retto. È lungo circa 150-180 cm ed è deputato a varie funzioni, tra cui l’assorbimento di acqua dalla massa liquida che lo percorre, così da consolidare la formazione  delle feci.

Come si fa la colonscopia in sedazione

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Indicazioni

Il colon può presentare vari problemi, sintomi e disturbi.

La storia medica, l’esame obiettivo, gli esami di laboratorio ed eventuali radiografie possono fornire informazioni utili alla diagnosi, ma la visualizzazione diretta dell’interno del colon tramite la colonscopia è generalmente l’esame più informativo e utile, per quanto invasivo.

La colonscopia viene usata per la diagnosi di:

  • Cancro del colon: un tumore maligno grave ma spesso curabile.
  • Polipi: tumori carnosi, di solito precursori del cancro.
  • Colite ed altre malattie infiammatorie (rettocolite ulerosa e morbo di Crohn).
  • Diverticolosi e diverticolite: presenza di tasche lungo la parete intestinale che si sviluppano nel tempo e che possono infettarsi/infiammarsi.
  • Lesioni sanguinanti: un sanguinamento può originare in varie zone del colon.
  • Sintomi addominali, come dolore o fastidio, specie se associati a dimagrimento inspiegabile e/o anemia.
  • Anomalie rilevate tramite radiografia con l’esame del clisma opaco.
  • Diarrea o stipsi cronica, oppure modifiche dell’alvo (alternanza tra stitichezza e diarrea).

L’esame consente di acquisire informazioni diagnostiche, così da permettere l’avvio di trattamenti specifici, ma in alcuni casi consente anche un immediato trattamento, ad esempio:

  • in presenza di polipi è possibile procedere alla loro asportazion, eliminando così la necessità di un successivo intervento chirurgico più invasivo a cielo aperto,
  • in caso di sanguinamento questo può essere trattato direttamente, una volta identificata l’origine.

Preparazione e dieta

Il colon deve essere pulito e privo di materiale fecale per riuscire a ottimizzare i risultati dell’esame.

Il paziente viene istruito su come prepararsi.

  • Sarà necessario bere una soluzione di lavaggio del colon o assumere lassativi e sottoporsi a clisteri.
  • Il giorno prima dell’esame in genere il paziente si dovrà limitare a bere liquidi puri e non assumerà nessun alimento.
  • Il medico provvederà a dare direttive al paziente rispetto all’assunzione della sua terapia abituale durante tale periodo (soprattutto nei casi di terapia anticoagulante o antiaggregante).
  • Verrà consigliato di sospendere l’assunzione di integratori e medicinali contenenti ferro e di carbone vegetale, che potrebbero interferire con la visione delle pareti intestinali.

pazienti portatori di pace-maker devono informare della circostanza il personale al momento della prenotazione.

Per indicazioni specifiche sulle modalità di preparazione all’esame si segnala la risorsa presente su medicitalia.it, anche se è raccomandabile attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal proprio laboratorio.

Nel giorno dell’esame si raccomanda di:

  • Farsi accompagnare, perché in caso di leggera sedazione non sarà possibile guidare al termine dell’esame.
  • Vestirsi con abiti comodi ed evitare orecchini, collane, bracciali, …
  • Evitare smalto sulle unghie, lenti a contatto e make-up.

Alimentazione

In genere è necessario iniziare la dieta indicata 2-3 giorni prima dell’esame, eliminando tutti gli alimenti ricchi di scorie (principalmente fibra) come ad esempio:

  • frutta e verdura,
  • cereali integrali e derivati (pasta, pane, …),
  • legumi.

L’alimentazione nei giorni di preparazione è quindi generalmente basata su

  • proteine animali (uova, carne, salumi, pesce, latte, formaggi),
  • alimenti liquidi (brodo trasparente, spremute, …),
  • piccole quantità di riso, pasta e pane di farina raffinata (bianca); alcune strutture consentono anche patate senza buccia.

È molto importante bere 1,5-2 L di acqua al giorno.

Dal giorno/sera prima dell’esame è in genere richiesta una dieta esclusivamente liquida (brodo di dado non vegetale, acqua, camomilla, tisane, succhi di frutta senza polpa, bevande analcoliche, caffè o tè senza latte, eventualmente con zucchero o miele); ad esempio gli ospedali Humanitas suggeriscono:

  • colazione regolare (ad esempio caffè, thè, latte, yogurt bianco, biscotti, fette biscottate non integrali)
  • pranzo leggero (ad esempio brodo, pastina, yogurt bianco, carne bianca o pesce alla griglia)
  • cena: dieta liquida (thè, camomilla, brodo chiaro, tisane)

Durata e procedura della colonscopia

La procedura dura fino 30-45 minuti, meno quando limitata al primo tratto dell’intestino (retto e sigma) ed avviene in genere con il soggetto cosciente (ma possono essere usati tranquillanti ed antidolorifici, o somministrata una vera e propria sedazione, per una miglior compliance).

Durante l’esame il soggetto viene fatto stendere su un lettino ospedaliero, di norma sul lato sinistro del corpo; il medico inizia l’esame inserendo lentamente il colonscopio (una sonda lunga, flessibile ed illuminata) attraverso l’ano, guidandolo lungo il retto e nel colon. L’intestino viene gonfiato con anidride carbonica per offrire al medico una visuale migliore. Una piccola telecamera montata sulla sonda trasmette le immagini che consentono al medico di individuare eventuali problemi.

Il medico potrà chiedere occasionalmente al paziente di spostarsi per migliorare il punto di visione e facilitare la manovrabilità della sonda.

Dopo l’esame

Terminata la colonscopia il medico spiega i rilievi al paziente e ai suoi famigliari ma, in caso di biopsia o rimozione di polipi, i risultati delle analisi potranno richiedere qualche giorno di attesa.

Un’ora dopo l’esame si dovrebbe poter tornare a casa, ma è necessario organizzarsi per farsi accompagnare perché perdurerà un senso di stordimento e non sarà possibile guidare. Il personale sanitario non lascerà il paziente allontanarsi da solo.

Una volta a casa può aiutare assumere molti liquidi e mangiare un pasto sano per riprendere le forze, secondo le indicazioni che darà il personale medico.

Il giorno dopo si dovrebbe essere in grado di riprendere la propria vita normale, ma è consigliabile evitare di guidare, azionare macchinari, bere alcolici e prendere decisioni importanti per almeno 24 ore dopo l’esame (così da smaltire gli effetti dei farmaci somministrati).

Cosa si vede?

Durante l’esame in un paziente sano non viene individuato nulla di anomalo, diversamente possono essere rilevati:

  • Diverticoli, ossia tasche anomale nel rivestimento intestinale (in caso di presenza si parla di diverticolosi).
  • Aree di sanguinamento.
  • Cancro del colon o del retto.
  • Colite (intestino gonfio e infiammato) dovuta a morbo di Crohn, colite ulcerosa, infezioni o mancanza di un adeguato apporto sanguigno.
  • Piccole formazioni dette polipi sulla superficie del colon, che possono essere rimosse attraverso il colonscopio durante l’esame.

Come si fa la colonscopia in sedazione

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Dieta dopo la colonscopia

Salvo eccezioni è sostanzialmente possibile riprendere una dieta normale fin dal primo pasto successivo all’esame, che tuttavia potrebbe richiedere qualche ora di attesa; è importante reintrodurre gradualmente, ma fin da subito, frutta, verdura ed altre fonti di fibra (cerali integrali), accompagnata da un’abbondante idratazione (bere molto), accompagnati da alimenti leggeri e facilmente digeribili.

Si raccomanda di evitare alcolici per 24 ore

È consigliabile il consumo di alimenti fermentati, come lo yogurt senza zucchero, per beneficiare dell’azione probiotica sull’intestino.

È possibile avvertire la pressione esercitata dal colonscopio mentre si sposta all’interno dell’addome, oltre a brevi crampi e dolori dovuti all’aria (anidride carbonica) che viene insufflata o allo strumento che si sposta. Il conseguente meteorismo dopo l’esame è quindi e non dovrà sorprendere.

In genere l’esame non è doloroso, ma solo un po’ fastidioso.

Dopo l’esame è normale percepire ancora lievi crampi o un senso di pressione addominale, disturbi che tendono a risolversi nell’arco di un’ora.

Effetti collaterali e rischi

Il gonfiore e la distensione che si manifestano dopo l’esame in genere durano per circa un’ora, fino all’eliminazione dell’aria, ma la colonscopia molto raramente causa effetti collaterali più gravi.

Tra le possibili complicazioni ricordiamo un eccessivo sanguinamento, specie dopo rimozione di un grosso polipo, oppure una lacerazione del colon (perforazione); queste complicanze possono richiedere il ricovero ospedaliero e, molto raramente, un intervento chirurgico.

È invece estremamente raro commettere errori diagnostici, come la mancata individuazione di un reperto.

Dopo l’esame, in virtù della sedazione più o meno profonda, il paziente non dovrà guidare o manovrare macchinari e sarà quindi necessaria la disponibilità di un accompagnatore per riportare il paziente a casa in macchina; potrebbero persistere per qualche ora sonnolenza, secchezza della bocca e annebbiamento della vista, effetti collaterali dei medicinali sedativi.

Quando rivolgersi al medico

Nelle ore successive all’esame è del tutto normale avvertire crampi e gonfiore, ma è necessario rivolgersi al medico o in Pronto Soccorso in caso di:

  • dolore addominale severo
  • febbre inspiegabile
  • vomito
  • vertigini e debolezza.

Quando vengono rimossi polipi è prevedibile osservare piccole tracce di sangue nelle feci, nei giorni seguenti, che tuttavia devono essere limitate e ridursi progressivamente giorno dopo giorno fino a sparire.

Controindicazioni

L’esame è controindicato in caso di:

  • megacolon tossico (dilatazione del colon su base infiammatoria)
  • diverticolite acuta
  • perforazione intestinale
  • settimane successive a chirurgia addominale e/o infarto miocardico

Fonti principali

  • NIH.gov
  • AIRC

Articoli ed approfondimenti

  • Altri esami
  • Scheda presente nelle categorie: Intestino

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Come viene fatta la sedazione per la colonscopia?

Come si esegue la colonscopia Per questo in genere si ricorre a una sedazione leggera (sedazione cosciente) con farmaci ipnotici e antidolorifici, somministrati per via endovenosa, per favorire il rilassamento e ridurre fastidio e dolore.

Che tipo di anestesia per colonscopia?

E' un esame di solito ben tollerato dai pazienti, che si svolge con un minimo di sedazione con farmaci iniettati in endovena (valium o midazolam, che provoca una sedazione un po' più profonda).

Come vestirsi per fare una colonscopia?

Per praticità, le consigliamo di indossare dei calzini e una maglietta non toppo aderente. Noi Le daremo uno speciale camice da indossare durante l'esame.

Cosa si prova durante la sedazione?

La sedazione cosciente (detta anche sedo-anestesia) consiste in una tecnica anestesiologica che ha lo scopo di provare una condizione di rilassamento, favorendo amnesia e controllo del dolore.