Come collegare stufa a legna ai termosifoni

Le termostufe a legna, a differenza delle semplici stufe, soddisfando contemporaneamente l’esigenza di riscaldare sia l’ambiente che l’acqua. Vediamo assieme come funziona questo sistema di riscaldamento, evidenziandone i pro e i contro.

Le termostufe a legna rappresentano una valida scelta per coloro che desiderano rispondere a più richieste allo stesso tempo, si sono infatti guadagnate l’appellativo di apparato per la generazione polivalente. Oltre a riscaldare l’ambiente come le altre competitor, infatti, queste termostufe sono spesso utilizzate anche per la produzione d’acqua calda sanitaria all’interno delle mura domestiche nonché, in particolari modelli, in cucina per scaldare e preparare gli alimenti. 

Le termostufe a legna si alimentano con ciocchi di legno, le termostufe a pelletcon composti di legno triturato e compattato, mentre le termostufe a combustibile multiplo come suggerisce la denominazione possono essere alimentate in più modi, solitamente sia a legna che a pellet. Tutte funzionano bruciando biomasse

Come funziona la termostufa a legna

L’impianto prevede l’istallazione di una caldaia, il modello più performante lo si trova nella stufa a fiamma inversa. La fiamma è posizionata in alto, all’interno del vano di caricamento, così da bruciare molto più lentamente rispetto alla normale fiamma localizzata in basso. In tal modo, il sistema di riscaldamento arriva a durare fino ad 8 ore. Oltre la caldaia, il sistema prevede un accumulatore inerziale di calore, ossia un serbatoio coibentato contenente acqua che è collegato allo scambiatore della caldaia. Il bollitore d’acqua sanitaria è un serbatoio dotato di termostato che ha il compito di misurare la temperatura attraverso il termostato mettendo in azione, quando necessario, la pompa. Infine, il sistema di sicurezza (ne esistono svariati) per ovviare al problema di surriscaldamento o di sovrapproduzione di acqua, che viene essenzialmente incanalata o evaporizzata. Esistono anche dispositivi come il tubo di carico del vaso di espansione ed altri che compongono il sistema della termostufa a legna per termosifoni e per acqua, che può lavorare in sintonia anche con i pannelli solari. 

I vantaggi della termostufa a legna

La termostufa a legna (o termostufa a legno idro) tra i pro mette in evidenza il basso costo e l’elevato rendimento. Se si dispone di uno spazio dove stipare la legna selezionandone una tipologia che renda al massimo e ben secca, questo sistema di riscaldamento può sfiorare un’efficienza del 90%. Inoltre, lo stesso mette d’accordo anche i più sensibili alla tematica ambientale, trattandosi di un combustibile ecologico e non inquinante e, di conseguenza, non aumentando il bilancio di CO2.

Gli svantaggi della termostufa a legna

Il rovescio della medaglia vede al primo posto l’obbligo di una canna fumaria. In più, si ha bisogno di una manutenzione ogni 2-3 anni per rimuovere la cenere che vi si accumula all’interno. Anche i proprietari della casa dovranno pulire quando necessario l’accumulo di cenere che si deposita sul piatto principale. 

Riguardo i prezzi, si presentano piuttosto oscillanti in base alla resa termica, al design, al materiale e così via. La forbice oscilla dai 1000 fino ai 3000 euro, ma può allargare lo spazio se si considerano ad esempio termostufe a legna in maiolica o ghisa. 

Richiedi un preventivo senza impegno su PG Casa.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO E CARATTERISTICHE INDICATIVE

Trattasi di apparati concepiti per la produzione di acqua calda tramite la combustione del legno.

L’acqua calda prodotta viene convogliata per alimentare i termosifoni (alta temperatura) e o i pannelli radianti a pavimento (bassa temperatura) di tutta la casa


Le termostufe possono essere integrate in impianti compositi, con pannelli solari, caldaiette murali a gas, puffer ecc per realizzare impianti di riscaldamento di ultima generazione.

Con l’impiego di appositi kit, sono in grado di produrre anche l’acqua sanitaria per i bagni e la cucina, che può anche essere accumulata in appositi bollitori per essere sempre a disposizione alla temperatura desiderata

Le termostufe a legna possono anche essere collegate all’impianto di riscaldamento esistente sia a vaso di espansione aperto che chiuso.

Sono disponibili numerose tipologie di kit per agevolare le diverse soluzioni di installazione.

SCHEMA DI FUNZIONAMENTO INDICATIVO


Per gli schemi specifici dei singoli modelli consultare la scheda tecnica allegata al prodotto

1 = ingresso aria di combustione primaria

2 = ingresso aria di combustione secondaria

3 = leva regolazione aria secondaria

4 = ritorno acqua dall’impianto di riscaldamento

5 = mandata acqua all’impianto di riscaldamento

6 = bocchettone uscita fumi per collegamento alla canna fumaria

7 = cassetto cenere

8 = serpentina per scarico termico con valvola di sicurezza

9 = bocchettone collegamento presa aria esterna necessaria per la combustione

Cosa serve per collegare la termostufa ai termosifoni?

Se si vuole semplicemente collegare una termostufa ai termosifoni è necessario contemplare alcune disposizioni: un'uscita per evacuare il fumo come la canna fumaria di un vecchio camino; il collettore per distribuire il fluido in tutti i radiatori; l'impianto di riscaldamento nelle zone che si vuole riscaldare.

Come collegare il camino a legna ai termosifoni?

Come collegare termocamino a termosifoni Per collegare il termocamino all'impianto termico bastano due tubi in rame da 22 cm: uno di mandata, che porta l'acqua dal termocamino all'impianto, e uno di ritorno, che fa la funzione opposta e sul quale va inserita una pompa per azionare la circolazione.

Quanto costa un impianto con termostufa a legna?

Riguardo i prezzi, si presentano piuttosto oscillanti in base alla resa termica, al design, al materiale e così via. La forbice oscilla dai 1000 fino ai 3000 euro, ma può allargare lo spazio se si considerano ad esempio termostufe a legna in maiolica o ghisa.

Come funziona una termo stufa a legna?

Termostufa a legna: come funziona Durante la fase secondaria i gas surriscaldati provenienti dalla fase primaria salgono verso la parte superiore della camera di combustione, dove un secondo flusso d'aria li fa nuovamente incendiare per produrre un'ulteriore e consistente quota di calore, vapore e anidride carbonica.

Toplist

L'ultimo post

Tag