Come pulire il piano della stufa a legna

Come pulire il piano della stufa a legna

Per chi ama questo tipo di calore così legato alla tradizione!

La stufa rustica

Inverno uguale freddo, freddo uguale riscaldamento, riscaldamento uguale... necessità di pulizia ulteriore! E si sa che a seconda del mezzo con il quale scaldi la tua abitazione le buone abitudini per una perfetta manutenzione sono diverse.
La cucina economica, ovvero quella stufa chiamata così perché un tempo consentiva ben tre operazioni (scaldare l’ambiente, cucinare e scaldare l’acqua), è ancora usata in molte abitazioni rustiche o semplicemente da chi ama questo tipo di calore così legato alla tradizione!

Canna fumaria e tubi

Per quanto riguarda la pulizia della canna fumaria, anche in questo caso, come per molti altri tipi di stufe, è necessario affidarsi a un professionista. I tubi possono essere mantenuti puliti anche con interventi fai da te.
Smonta i tubi, ovviamente quando saranno freddi, e procurati una spazzola a manico lungo per eliminare dalle pareti la pellicola di fuliggine che si sarà formata. Se bruci anche carta e molte varietà di legno a fine stagione potrebbe essere utile un lavaggio con acqua bollente.

La cenere

Solitamente le cucine economiche possiedono un comodo cassetto che raccoglie la cenere posto proprio sotto alla sede dove brucia la legna. Per svuotarlo non aspettare che si riempia troppo e ricorda che anch’esso va svuotato prima di accendere la stufa.
Avere il cassetto della stufa vuoto e semivuoto permette una migliore aerazione del focolare. 

Il forno

Riguardo al forno tieni presente che non si tratta di un “ventilato” e che perciò il lato maggiormente vicino al vano di combustione sarà molto più caldo rispetto all’altro. La cottura sarà maggiore sulla superficie rispetto all’interno: insomma stai attente a non bruciare nulla!
Per la pulizia niente prodotti chimici: se ad esempio qualche cibo dovesse aver incrostato l’interno delle pareti posiziona una pentola con acqua, che rilasciando vapore ne favorisce il disstacco.

Occhio al cibo!

La piastra è sicuramente la parte cui prestare più attenzione. “Usarla” per cucinare è d’obbligo: è infatti questo il vero vantaggio della cucina economica! Cerca però di coprire sempre le pentole con i coperchi, così eventuali schizzi di unto o di olio sulla piastra non provocheranno una combustione immediata (e relativo odore!).

Pulire la piastra

Come si mantiene bella a lungo la piastra in ghisa della cucina economica? Innanzitutto passandola con carta vetrata telata dalla grana fine. La carta vetro permette di togliere eventuali macchie e crosticine di ogni genere che si sono formate sulla superficie.
Elimina la polverina formatasi trascinandola via con uno straccio asciutto e facendo attenzione che non si depositi tra gli anelli della piastra (si possono facilmente sollevare e riposizionare).

Ultima buona abitudine per poter lasciare in eredità ai tuoi figli una cucina economica in ottime condizioni è quella di prenderti cura della piastra in ghisa con un prodotto specifico.
Ad esempio una pasta lucidante da stendere con un panno asciutto. Ti aiuterà a lustrare la ghisa e a “idratarla” dopo che l’hai sfregata con la carta vetrata. Questa operazione può essere fatta dopo un po’ che la stufa è spenta e la piastra rimane leggermente tiepida: assorbe meglio la pasta.

Come si fa a pulire l'alluminio annerito? Ecco come farlo tornare splendente

21 feb, 2021

Infissi, persiane, pentole e utensili vari da cucina: leggero, durevole e resistente, l’alluminio è un metallo presente nelle nostre case come elemento costitutivo di una grande quantità di oggetti, solo che non ce ne accorgiamo fino a quando… non si ossida! L’ossidazione è un processo naturale, che si verifica sulla superficie dei metalli a contatto con l’atmosfera e consiste nella formazione di un sottile strato scuro che li protegge dalla corrosione. Esteticamente, però, il risultato dell’ossidazione non è gradevole: la patina nera oscura la naturale brillantezza dei nostri oggetti di metallo, alluminio incluso. Come pulire l’alluminio perché riacquisti il suo originario splendore? Con alcuni trattamenti specifici che ora scopriremo insieme! Come si pulisce l’alluminio? Prima di passare in rassegna le varie soluzioni per pulire l’alluminio ossidato, bisogna considerare che questo metallo duttile color argento può essere lasciato allo stato naturale oppure trattato: lucido o satinato, anodizzato o verniciato. In base alla lavorazione cui è stato sottoposto, è bene riservare all’alluminio diverse tecniche di pulizia. Pulire l’alluminio ossidato e annerito di pentole e padelle Cominciamo dall’alluminio non trattato degli utensili di cucina - tipicamente, le pentole. A furia di usarle per preparare succulenti manicaretti, la loro superficie interna ed esterna tende a scurirsi; la domanda sorge, quindi, spontanea: come pulire l’alluminio annerito? Non in lavastoviglie, questo è certo. Le pentole in alluminio sono molto delicate e il contatto con detergenti aggressivi, come quelli dedicati al lavaggio in lavastoviglie, possono rovinarle irrimediabilmente. La soluzione migliore consiste nel caro, vecchio lavaggio a mano: con una miscela liquida di acqua calda e bicarbonato, oppure con una più densa e cremosa ottenuta sciogliendo due cucchiai di cenere - sì, proprio quella usata dalle nostre nonne! - in un po’ d’olio di lino o d’oliva. Entrambe le soluzioni si possono passare sulla superficie esterna delle nostre pentole con un panno morbido; al termine, è bene asciugarle con carta di giornale. Per far tornare lucido e splendente anche l’alluminio annerito nella parte interna di pentole e padelle, si può mettere sul fuoco con un po’ di latte e portarlo a bollore: questa procedura eliminerà le antiestetiche macchie scure. Un altro consiglio: versare acqua, succo di limone e aceto di vino bianco nella pentola annerita e far bollire la soluzione per 10 minuti; anche così la patina scura sparirà! In caso d’incrostazioni di cibo presenti sul fondo della pentola, prima di procedere con la pulizia, basta lasciarla riposare per una notte con un po’ d’acqua all’interno, oppure la si può riscaldare per qualche minuto sul fuoco con acqua per velocizzare l’operazione. In ogni caso, mai usare pagliette metalliche o altre spugne abrasive che possano rigare! Come pulire l’alluminio anodizzato degli infissi L’alluminio delle finestre, a contatto perenne con gli agenti esterni, si ossida molto più facilmente di quello di oggetti e utensili conservati in casa. Per questa ragione l’alluminio di infissi e persiane è sottoposto ad anodizzazione, un’ossidazione elettrochimica eseguita per aumentare la resistenza del metallo alla corrosione. Per pulire l’alluminio anodizzato, dunque, dopo averlo accuratamente spolverato, di solito è sufficiente un lavaggio con acqua e sapone di Marsiglia. In alternativa, si può preparare una miscela un po’ più potente con detergente liquido per piatti, aceto di vino bianco e acqua calda: basta passarla sugli infissi con un panno morbido, lasciarla agire per qualche minuto, risciacquare e infine asciugare. L’efficacia contro la patina scura è assicurata! Come si pulisce l’alluminio macchiato? Quando sulla superficie di alluminio sono presenti macchie e residui di grasso - caso molto frequente soprattutto nelle finestre della cucina - la classica miscela di acqua calda e bicarbonato utile per le pentole si rivela anche in questo caso molto efficace. Se le macchie sono più ostinate del previsto, si può tentare con un composto più denso ottenuto semplicemente riducendo la quantità d’acqua: applicandolo direttamente in loco con un batuffolo d’ovatta e lasciandolo agire qualche minuto, i risultati sono garantiti! Finestre, persiane e oggetti vari: pulire l’alluminio satinato o verniciato Nel caso di oggetti realizzati in alluminio satinato, il loro annerimento deve essere affrontato in modo più deciso perché, per via della loro porosità, tendono a ossidarsi più profondamente. Applicare il sapone neutro con una spugnetta abrasiva o una paglietta metallica è la soluzione migliore per pulire l’alluminio satinato. Basta solo aver cura di passarle sulla superficie con molta delicatezza. Come si pulisce l’alluminio lucido, invece? Basta ricorrere al Sidol, prodotto specifico per la detersione e lucidatura dei metalli che, grazie alla sua formula cremosa, è in grado di rimuovere senza fatica aloni di sporco e ossido scongiurando graffi e abrasioni. Basta applicarlo con un panno morbido, strofinare delicatamente… et voilà, il gioco è fatto! Quando l’alluminio viene costantemente a contatto con l’acqua - soprattutto nel caso di oggetti che si usano molto in bagno o in cucina - sulla sua superficie può formarsi il calcare. Un’immersione in acqua e aceto per almeno un’ora si rivela sempre la tecnica più efficace per pulire l’alluminio dal calcare. Se al termine dell’immersione ci fossero ancora tracce di calcare, basterà ripetere la procedura e poi lavare l’oggetto con un detergente neutro. Per salvaguardare la brillantezza e l’integrità dell’alluminio, l’importante è non usare mai acidi. Per pulire l’alluminio verniciato d’infissi e persiane e farlo tornare lucente come all’origine, si può agire allo stesso modo dell’alluminio anodizzato, cioè applicando un po’ di sapone di Marsiglia disciolto in acqua. Per facilitare l’operazione, si può versare la soluzione in un erogatore spray, spruzzarla sulla superficie da pulire, lasciarla agire per una decina di minuti, risciacquare e infine asciugare con un panno morbido. Ecco come si fa a pulire l’alluminio in tutte le sue forme: accessori, utensili, pentole e finestre non rimarranno coperti da macchie nere e patine scure ancora a lungo!

Come pulire il piano della stufa a legna in ghisa?

La semplice acqua saponata è ideale per griglie e piastre dei fornelli. In caso di sporco ostinato, spruzza direttamente sulle incrostazioni uno sgrassatore per cucina oppure una miscela di aceto tiepido e bicarbonato, lascia agire per almeno mezz'ora e poi rimuovi la schiuma con una spugnetta.

Come togliere la ruggine dal piano della stufa a legna?

Applicare la candeggina Per applicarla usate un pennello e abbondate, lasciate agire il tutto per un paio d'ore, dopodiché, usando uno straccio e dell'acqua pulita, eliminate la ruggine che si è completamente liquefatta.

Come pulire la piastra di ghisa?

Riscalda la piastra incrostata. Cospargi del bicarbonato e lasciala raffreddare. Quando è fredda versa l'acqua calda. Lascia agire per 30 minuti e poi lava normalmente.