Dopo quanto tempo viene archiviata una denuncia

Nel mese di gennaio 2016 ho denunciato una persona per appropriazione indebita e truffa aggravata. Sono trascorsi più di 4 anni e non ho nessuna notizia, né di rinvio a giudizio e né di archiviazione. È possibile che passa tutto questo tempo? Inoltre la prescrizione di questi reati viene sospesa per l’emergenza Coronavirus?

Se quando si sporge denuncia si chiede di essere avvisati in caso di archiviazione della denuncia stessa, prima dell’archiviazione il denunciante verrà avvisato dell’intenzione del PM di chiedere l’archiviazione del procedimento: in questo caso il denunciante (parte offesa dal reato) può proporre eventualmente opposizione.

Se però ci si è dimenticati di questo particolare, allora è possibile che il denunciante non venga affatto avvisato della decisione di archiviare il procedimento.

Che cosa si può fare allora per sapere se il procedimento aperto con la denuncia è stato archiviato oppure no?

La risposta è molto semplice: è possibile chiedere alla Procura della Repubblica territorialmente competente a procedere per il reato denunciato se il procedimento è ancora pendente oppure archiviato. Questa richiesta (si chiama “richiesta di certificato di iscrizione ex art. 335 cpp”) può essere inoltrata anche dalla parte offesa dal reato, come te in questo caso.

Lo prevede infatti l’art. 335 c.p.p. il cui comma 3-ter stabilisce che: “Senza pregiudizio del segreto investigativo, decorsi sei mesi dalla data di presentazione della denuncia, ovvero della querela, la persona offesa dal reato può chiedere di essere informata dall’autorità che ha in carico il procedimento circa lo stato del medesimo”.

La richiesta di certificato di iscrizione può essere fatta utilizzando appositi moduli, che possono essere reperiti anche sui siti internet dei Tribunali (qui, ad esempio, puoi vedere quello della Procura della Repubblica di Firenze: una volta compilato il modulo dovrai poi depositarlo personalmente o a mezzo avvocato in cancelleria.

Dopo qualche giorno dovrai passare a ritirare il “certificato” da cui potrai capire se il procedimento è stato archiviato o meno.

Interazioni del lettore

La denuncia è l’atto con il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d'ufficio ne informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria.
La denuncia è un atto facoltativo, ma diventa obbligatorio in alcuni casi espressamente previsti dalla legge:

  • se si viene a conoscenza di un reato contro lo Stato (attentati, terrorismo, spionaggio politico-militare, stragi)
  • se ci si accorge di aver ricevuto in buona fede denaro falso
  • se si riceve denaro sospetto o si acquistano oggetti di dubbia origine
  • se si viene a conoscenza di depositi di materie esplodenti o si rinvenga qualsiasi esplosivo
  • se si subisce un furto o smarrisce un'arma, parte di essa o un esplosivo
  • nel caso in cui rappresentanti sportivi abbiano avuto notizia di imbrogli nelle competizioni sportive.

Quando la denuncia è facoltativa non è previsto alcun termine per la sua presentazione, mentre nei casi di denuncia obbligatoria apposite disposizioni stabiliscono il termine entro il quale essa deve essere fatta.

La denuncia può essere presentata in forma orale o scritta.
La denuncia deve contenere l'esposizione dei fatti ed essere sottoscritta dal denunciante o dal suo avvocato.
La persona che presenta una denuncia ha diritto di ottenere attestazione della ricezione.

La querela è la dichiarazione con la quale la persona che ha subito un reato (o il suo legale rappresentante) esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole.
E’ prevista dagli artt. 336 e 340 del codice di procedura penale e riguarda i reati non perseguibili d'ufficio.
Non ci sono particolari regole per il contenuto dell'atto di querela, ma è necessario che, oltre ad essere descritto il fatto-reato, risulti chiara la volontà del querelante che si proceda in ordine al fatto e se ne punisca il colpevole.
La querela deve essere presentata:

  • entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce il reato
  • entro 6 mesi per reati contro la libertà sessuale (violenza sessuale o atti sessuali con minorenne).

E’ possibile ritirare la querela precedentemente proposta tranne nel caso di violenza sessuale o atti sessuali con minorenni.

La revoca della querela prende il nome di remissione.
Affinché la querela sia archiviata, è necessario che la remissione sia accettata dal querelato che, se innocente, potrebbe avere invece interesse a dimostrare attraverso il processo la sua completa estraneità al reato.

L’esposto è l’atto con cui si richiede l'intervento dell'Autorità di Pubblica Sicurezza presentato in caso di dissidi tra privati da una o da entrambe le parti coinvolte.
A seguito della richiesta d’intervento l'ufficiale di Pubblica Sicurezza invita le parti in ufficio per tentare la conciliazione e redigere un verbale. Se dai fatti si configura un reato, l'Ufficiale di P.S.:

  • deve informare l'Autorità giudiziaria, se il fatto è perseguibile d'ufficio
  • se si tratta di delitto perseguibile a querela può, a richiesta, esperire un preventivo componimento della vertenza, senza che ciò pregiudichi il successivo esercizio del diritto di querela.

In sostanza, l’esposto è la segnalazione che il cittadino fa all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinchè valuti se ricorre un’ipotesi di reato.

Quando una denuncia decade?

La denuncia penale può essere presentata senza limiti di tempo (quindi non decade mai) in quanto dà impulso allo svolgimento di indagini relative ad un reato procedibile d'ufficio, contro il quale il pubblico ministero procederà anche senza la volontà e l'interesse della persona offesa.

Quando viene archiviata una denuncia penale?

La richiesta di archiviazione viene effettuata dal PM che non è riuscito a trovare sufficienti prove a supporto del presunto reato, durante l'indagine preliminare. Ciò significa che non si sono i presupposti per proseguire con le fasi successive del procedimento penale.

Come faccio a sapere se un procedimento è stato archiviato?

Per verificare se il procedimento penale è ancora pendente, bisogna presentare apposita istanza ai sensi dell'ex art. 335 c.p.p. da inviare sempre al tribunale competente. Solitamente ogni tribunale dispone di moduli prestampati, per cui occorre solo compilarli e allegare gli eventuali documenti richiesti.

Quando il PM chiede l'archiviazione?

L'art. 408 c.p.p. stabilisce che il Pubblico Ministero può presentare al giudice una richiesta di archiviazione se ritiene che la notizia di reato sia infondata, in quanto gli elementi che ha acquisito durante le indagini preliminari non sono idonei a sostenere l'accusa in giudizio.

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