Come ci si sente dopo aver tradito

Come accennavamo, in alcuni casi  la scoperta di essere stati traditi dal marito o dalla moglie, può assumere le caratteristiche di un'esperienza traumatica in grado di paralizzare la vita dell’individuo e ostacolare il superamento del dolore; queste persone, in seguito alla scoperta dell’infedeltà del partner, hanno visto demolire quegli  schemi che garantivano previsione e certezze rispetto alla propria vita affettiva come, ad esempio, la possibilità di poter fare affidamento sul proprio  coniuge in caso di bisogno o la speranza di poter invecchiare assieme.

Dopo il tradimento nulla è come prima, per queste persone il trascorrere del tempo non allevia la sofferenza, le emozioni (rabbia, disperazione, incredulità,  delusione etc.) sono sempre calde ed intense  proprio come il primo giorno in cui hanno scoperto di essere stati traditi dal partner e, proprio come un lutto non elaborato,  il tempo non sembra scalfire la sofferenza.

In queste persone possono presentarsi pensieri e/o immagini intrusive a carattere ossessivo che rievocano il torto subito e che di certo non aiutano a superare il tradimento della moglie o del marito;  la persona tradita può passare la maggior parte del suo tempo a ruminare sull'accaduto cercando di trovare spiegazioni o provando, proprio come in un film, a "riprodurre" le scene dell'accaduto alimentando, in questo modo, la sofferenza. Possono presentarsi sintomi come difficoltà del sonno ( insonnia, sonno frammentato, incubi), ansia generalizzata, depressione, sintomi psicosomatici ( cefalea, disturbi intestinali, dermatiti etc.), agitazione.

Nel tentativo (disfunzionale) di superare il tradimento la "vittima" può chiedere, come espressione del  bisogno di controllare l'evento, al partner infedele, i dettagli dell'accaduto sottoponendolo ad interrogatori interminabili che inaspriscono la conflittualità, spesso la confessione del partner non basta a placare questo bisogno tanto che l'argomento monopolizza  le "conversazioni" della coppia. L'essere stati traditi dal marito o dalla moglie implica tutta una serie di vissuti e riflessioni personali che possono avere ripercussioni sulla propria autostima ("E' più giovane e più bella di me") complicando ulteriormente la possibilità di superare il tradimento.

Ovviamente, questi quadri descrivono una reazione estrema, a volte eccessiva, rispetto alla scoperta di essere stati traditi che possono sottendere  la presenza di "vulnerabilità" silenti  che amplificano la sofferenza che possono richiedere un aiuto psicologico o una vera e propria psicoterapia.

Come ci si sente dopo aver tradito

Come superare il tradimento del marito o della moglie?

Ovviamente non esistono formule certe su come superare il tradimento del marito o della moglie, la reazione all’infedeltà del partner è, infatti, soggettiva e può dipendere, come  riportato in  precedenza, da molti fattori; alcune persone reagiscono con estrema sofferenza anche a tradimenti “platonici", ovvero non consumati, mentre altre riescono, almeno apparentemente, a superare l’infedeltà del coniuge senza particolari patemi.

E' importante promuovere un atteggiamento di “accettazione” dell’evento e del dolore. Come per  qualsiasi evento avverso che la vita ci riserva ( lutti, abbandoni, malattie etc.) anche per guarire dal tradimento è fondamentale assumere un atteggiamento di accettazione, ovvero prendere consapevolezza di quello che è successo e accogliere il dolore  che da esso deriva; questo atteggiamento, lungi dall’essere scontato, è il modo più sano per gestire la sofferenza e promuovere il processo di elaborazione che favorirà la nascita di un nuovo equilibrio e la possibilità di poter reinvestire su nuove relazioni affettive, nel caso si decida di lasciare il partner infedele, o ritrovare un nuovo equilibrio di coppia nel caso si propenda di rimanere uniti.

Alcune persone manifestano una grande difficoltà ad accettare il fatto di essere stati traditi, in questi individui, almeno inizialmente, possono prevalere stati di confusione, disorientamento o veri e propri meccanismi di  “negazione” che, più in là, possono lasciare il posto alla rabbia incontrollata  e alla  disperazione. Queste persone non riescono a prendere una decisione, anche se il partner si assume le responsabilità e manifesta la propria disponibilità a lasciare il tetto coniugale  la vittima del tradimento può avere un atteggiamento conflittuale, da un lato non riesce a “perdonare” dall’altro non  si assume la “responsabilità” della separazione.

A volte la persona tradita desidera la presenza del partner solo per rinfacciargli il torto subito, l’intensità della sofferenza provocata e, soprattutto, irrimediabilità dell’accaduto.  In questi casi il partner che ha tradito, anche se sinceramente pentito e desideroso di “ricominciare” può, esasperato, decidere di allontanarsi. Ovviamente, questo atteggiamento, quando si perpetua per diverso tempo, non aiuta a superare l'adulterio ma, anzi, alimenta la sofferenza; in questi casi l’aiuto di uno Psicologo può facilitare il processo di accettazione ed il superamento del tradimento.

Mio marito (moglie) mi ha tradito. Lo perdono? Lo lascio? Mi vendico?

Una delle cause che possono favorire o ostacolare il superamento del tradimento del marito o della moglie consiste nella decisione da prendere in seguito alla scoperta dell'infedeltà del partner, alcune persone, sopraffatte da emozioni calde come la rabbia o la delusione, tendono ad agire d'impulso, ad esempio facendo trovare le valige "dell'infedele" sul pianerottolo di casa o allontanandosi dal tetto coniugale, queste reazioni, seppur comprensibili, nel breve tempo possono abbassare la febbre delle emozione ma, nel medio e lungo termine, specie se ci sono dei figli, possono ostacolare il superamento del tradimento.

La scoperta dell'infedeltà spesso viene vissuta come un danno immeritato alla propria persona, un danno procurato con malizia e intenzionalità (pur sapendo che mi avrebbe fatto male non ha desistito) che innescano l'emozione della rabbia e, dunque, la propensione a "vendicarsi" del torto subito per cui appaiono comprensibili, anche se non molto funzionali, la messa in atto di alcune strategie finalizzate a superare il tradimento del marito o della moglie come possono essere il buttarlo fuori di casa, la demolizione dell'immagine sociale del traditore o, addirittura,  l'idea di ricambiare  il  torto subito ("Cosi capisce cosa vuol dire!").

Perdono verso Accettazione, una chiave per superare il tradimento

A volte il partner che ha tradito appare  sinceramente pentito di quello che ha fatto e implora di essere perdonato, chiede un altra possibilità, prova a risarcire la vittima con comportamenti eclatanti per convincerla della propria sincerità e dalla bontà del proprio pentimento, mette a disposizione il cellulare, chiude facebook e whatsapp ma, nonostante questi tentativi, il perdono non arriva, perchè? Eppure, il perdonare aiuterebbe a superare il tradimento e a guarire dalla sofferenza; in sostanza, nonostante il perdono conviene sia alla vittima che al partner infedele spesso non avviene.

Il perché di questo apparente paradosso è molto semplice: gli esseri umani, anche se a volte si illudono, non hanno il potere di decidere quale emozioni provare; in altre parole, cosi come non abbiamo il potere di innamorarci o disinnamorarci di qualcuno a nostro piacimento, allo stesso modo non abbiamo il potere di perdonare anche se lo desideriamo.  Il perdono, come tutti i sentimenti,  arriva dal cuore ed è qualcosa che ha a che fare con "sentire" piuttosto che con il decidere, possiamo anche "decidere di perdonare" ma questa modalità spesso genera un sentimento freddo, una forzatura, che non assolve pienamente chi ci ha danneggiato.

Se, in parte, non possiamo scegliere di perdonare quale atteggiamento può aiutarci a superare il tradimento del marito o della moglie? L'accettazione, intesa come la consapevolezza che qualcosa di brutto è successo e non può essere cancellato, rappresenta un atteggiamento funzionale che ci mette dinnanzi ad un bivio e richiede una scelta che, più o meno, può essere definita in questo modo: "Prendo coscienza di essere stata tradita, è qualcosa di terribile che mai mi sarei aspettata, è qualcosa che non si può cancellare perche è realmente accaduta, adesso devo decidere se, nonostante questa grande delusione, voglio ancora rimanere con mio marito oppure prendere atto che non ci sono più le condizioni  per stare assieme".  Qualunque sia la decisione presa, l'accettazione del tradimento rappresenta il primo passo per poterlo superare.

Cosa si sente dopo aver tradito?

La scoperta del tradimento può innescare nell'immediato vissuti come la rabbia, la delusione, la disperazione, il senso di impotenza, la vergogna, la critica verso se stessi, l'abbattimento dell'autostima mentre, più avanti, se il “lutto” di essere stati traditi non è stato elaborato, possono presentarsi veri e propri ...

Chi tradisce lo fa di nuovo?

I risultati hanno dimostrato che le persone che avevano tradito durante il loro primo rapporto erano tre volte più propense a rifarlo rispetto a chi in passato era rimasto fedele. Il tradimento lascia le sue cicatrici anche su chi lo subisce.

Cosa deve fare chi ha tradito?

Cosa deve fare chi ha tradito Il partner che ha tradito non deve di certo flagellarsi con le fruste di silicio. Quello che è fondamentale è che, oltre a scusarsi, mostri un reale rimorso per il tradimento fatto (augurandosi che abbia confessato il misfatto e che non sia stato invece colto in flagrante).

Come si comporta un'uomo dopo aver tradito?

Dopo un tradimento scoperto e affrontato, l'uomo può provare rimorso e cercare di riconquistare la propria compagna con dichiarazioni di pentimento e di amore eterno. In questo caso la risposta della donna è del tutto personale e dipenderà da quanto ha messo in gioco nella relazione.