Perche i cani fanno pipi sulle ruote

TRIESTE. I cani non potranno più fare la pipì sulle ruote delle autovetture o dei motocicli. Pena una multa da 50 a 300 euro.
A stabilirlo è il nuovo regolamento per la pulizia del territorio di Trieste che il Municipio si appresta a votare in Consiglio comunale. Una proposta di fronte alla quale, c’è da scommettere, gli oltre 12 mila padroni dei cani residenti sul nostro territorio daranno battaglia.

Non solo, il divieto prevede che i padroni vengano sanzionati anche quando i loro cani urinano sullo stipite dei portoni, delle porte, delle vetrine dei negozi, su panchine, fioriere e altri elementi di arredo urbano. «Negozianti e condomini lamentano di dover provvedere ogni mattina a pulire con la candeggina l’entrata del negozio o il portone di casa - dice Paolo Rovis, assessore comunale allo Sviluppo Economico - ed è giusto che l’amministrazione tenga conto delle esigenze di tutti. Per far urinare i cani resteranno a disposizione altri muri, gli alberi e i marciapiedi».

Si prospettano, insomma, tempi difficili per i padroni dei quattrozampe, soprattutto per i padroni dei cani maschi. Le femmine, infatti, per questioni fisiologiche fanno la pipì a terra e non spruzzando su muri, pali o quant’altro.
«Ci sono i proprietari di automobili e di motocicli che non gradiscono che le ruote dei loro mezzi vengano lordati dalla pipì dei cani e anche le loro esigenze vanno rispettate», sottolinea Rovis.

Tempo addietro lo stesso assessore aveva inserito nella delibera l’obbligo per i conduttori dei cani di girare con una bottiglietta d’acqua per pulire l’urina del cane. Ma poi aveva fatto dietro front. «Ascoltando i proprietari degli animali - ammette l’assessore - mi sono reso conto come fosse un’idea difficilmente praticabile. È per questo che ora, per cercare di venire incontro a chi lamenta fastidio per la pipì dei cani sulle ruote della macchina, sui portoni o sulle vetrine propongo di introdurre dei divieti precisi».

La bozza del nuovo regolamento che nelle passate settimane è stata illustrata alle circoscrizioni e che poi verrà messa al vaglio del Consiglio comunale, ribadisce anche l’obbligo per i conduttori di cani di girare muniti di paletta, sacchetto o altri strumenti adeguati alla raccolta delle deiezioni canine. Chi viene colto sprovvisto di adeguata ”attrezzatura” rischia una pena da 100 a 600 euro. Dai 250 ai 1.500 invece la multa conferita a chi non raccoglie e getta negli appositi cassonetti dei rifiuti le deiezioni del proprio animale.

Per le guardie ambientali, il gruppo dedito proprio a far rispettare la pulizia della città, non è facile comminare questo tipo di multe. Il conduttore del cane deve venir colto sul fatto: chiunque altrimenti potrebbe contestare che quel ”regalino” non sia del proprio animale.
E per i padroni degli cani che non hanno ancora provveduto a far fare la vaccinazione antirabbica prevista per legge, dal primo giugno scatta anche la sanzione di 400 euro. «All’anagrafe canina della nostra provincia sono iscritti 14 mila cani - spiega Alessandro Paronuzzi, veterinario dell’Azienda sanitaria - e ad oggi ne risultano vaccinati poco più di 4mila. Tra pochi giorni scattano i controlli. Consiglio di rivolgersi quanto prima al nostro ambulatorio di via Orsera oppure al proprio veterinario».

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